La famiglia Giacomelli ha sempre avuto "il mattone nel sangue": tutto inizia con Attilio (1910- 1992).
Ancora fanciullo si trasferisce con al famiglia negli Stati Uniti; torna negli anni 20 con tante idee e tanta voglia di ritornare negli States, ma al cuore non si comanda: sposa una giovane compaesana che non ne vuole saper di attraversare l’oceano
Decide allora insieme al cognato di fondare una prima impresa edile a Bovegno. Sono anni duri: la prima guerra, poi la seconda, ma lui forte dell’humus valligiano resiste.
Ma ad Attilio ad un certo punto la valle comincia a stare stretta: inizia a costruire strade, ponti, case in Africa e in Argentina e nel 1950 decide di restare definitivamente in Italia.
La società argentina viene lasciata in buone mani al figlio maggiore Giacomo, esperto ingegnere edile, da tempo trasferitosi a Buonos Aires.
In Italia, rilevata la quota del cognato, fonda la Giacomelli Attilio impresa costruzioni e 10 anni dopo lascia mano libera agli altri due figli Mario, ingegnere edile, e Alberto, fresco di laurea in economia: l’impresa cambia nome e diventa Fratelli Giacomelli snc.
Dal 1960 Mario e Alberto dirigono l’impresa: il primo seguendo la parte tecnica, il secondo quella amministrativa.
La sede si sposta intanto dall’Alta Valle Trompia a Villa Carcina e poi dagli anni 90 a Brescia.
Con l’ingresso in azienda dei due figli di Alberto, Paolo Fausto e Cristina, la società cambia nome e diventa Giacomelli Costruzioni srl.
La struttura rimane la stessa, con i due figli nei ruoli che erano dello zio e del padre.
L’idea è sempre la stessa del nonno Attilio: costruire bene usando sempre materiali nuovi, soluzioni moderne che rispondano alle nuove esigenze della realtà che cambia, della clientela sempre diversa, fare un impresa dinamica, in crescita unendo la cultura pratica del costruire con l’evoluzione tecnologica e organizzativa .